Spazio, tempo, materia: Maxwell e l’Elettromagnetismo classicomadero
Spazio, tempo, materia: Maxwell e l’Elettromagnetismo classico
a cura di Adriano Morando
Docente di Elettrotecnica e di Storia ed Epistemologia delle Scienze Elettromagnetiche presso il Politecnico di Milano
"La triplice alleanza spazio, tempo, materia: Maxwell e l’Elettromagnetismo classico"
Maggiori informazioni: http://www.oilproject.org/EVENT251
Spazio, tempo, materia: Maxwell e l’Elettromagnetismo classicomadero
Spazio, tempo, materia: Maxwell e l’Elettromagnetismo classico
a cura di Adriano Morando
Docente di Elettrotecnica e di Storia ed Epistemologia delle Scienze Elettromagnetiche presso il Politecnico di Milano
"La triplice alleanza spazio, tempo, materia: Maxwell e l’Elettromagnetismo classico"
Maggiori informazioni: http://www.oilproject.org/EVENT251
Da sempre la simmetria ha giocato un ruolo fondamentale nello svilppo dei fenomeni naturali e nel modo in cui l'uomo li descrive. Molti corpi che ci circondano sono simmetrici, cioè non cambiano sotto una certa trasformazione geometrica, come una traslazione, una riflessione, una rotazione. Ad esempio il corpo umano e molti degli organismi superiori possiedono una simmetria bilaterale mentre i fiocchi di neve ed le sostanze cristalline come il diamante possiedono simmetrie di rotazione. L'uomo ha da sempre percepito la bellezza della simmetria e ne ha ripetuto le forme nell'arte, nell'architettura, nella musica. Fin dai tempi antichi la filosofia e la scienza hanno riconosciuto nella simmetria un elemento essenziale per la descrizione dei fenomeni naturali, fino a diventare, con Galileo prima e Einstein successivamente, base fondante della nostra comprensione della realtà, principio fondamentale piuttosto che conseguenza accidentale. L'invarianza perde in questo caso la caratteristica meramente geometrica, e si estende a descrivere l'equivalenza di differenti sistemi di riferimento per quanto riguarda la descrizione dei fenomeni naturale. Galileo la usa per dedurre l'impossibilità di dimostrare che la terra è al centro dell'universo; Einstein, per rivoluzionare la nostra concezione del mondo con la sua teoria della relatività. Ma forse il significato più profondo dell'invarianza viene reso esplicito da Emmy Noether, che dimostra come ad ogni simmetria corrisponda direttamente una quantità conservata, cioè che non varia nel tempo. In fondo le leggi fisiche che conosciamo derivano in qualche modo da un principio di simmetria.
In questa conferenza, destinata ad un pubblico di non specialisti curiosi di scienza, percorrerò a grandi passi la storia della simmetria, dalle sue realizzazioni nella natura, nell'architettura, e nella musica, al suo ruolo come principio ispiratore dello sviluppo scientifico, e come base fondante della nostra descrizione moderna del mondo fisico.
Presentazione che mostra come si sia giunti alla teoria della relatività ristretta, superando le apparenti contraddizioni messe in evidenza dalle equazioni di Maxwell. Esiste un riferimento privilegiato per la velocità della luce? Valgono ancora le trasformazioni galileiane per velocità prossime alla velocità della luce? Cosa provarono Michelson e Morley con il loro interferometro? Quesiti, domande e risposte a cavallo tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900.
Da sempre la simmetria ha giocato un ruolo fondamentale nello svilppo dei fenomeni naturali e nel modo in cui l'uomo li descrive. Molti corpi che ci circondano sono simmetrici, cioè non cambiano sotto una certa trasformazione geometrica, come una traslazione, una riflessione, una rotazione. Ad esempio il corpo umano e molti degli organismi superiori possiedono una simmetria bilaterale mentre i fiocchi di neve ed le sostanze cristalline come il diamante possiedono simmetrie di rotazione. L'uomo ha da sempre percepito la bellezza della simmetria e ne ha ripetuto le forme nell'arte, nell'architettura, nella musica. Fin dai tempi antichi la filosofia e la scienza hanno riconosciuto nella simmetria un elemento essenziale per la descrizione dei fenomeni naturali, fino a diventare, con Galileo prima e Einstein successivamente, base fondante della nostra comprensione della realtà, principio fondamentale piuttosto che conseguenza accidentale. L'invarianza perde in questo caso la caratteristica meramente geometrica, e si estende a descrivere l'equivalenza di differenti sistemi di riferimento per quanto riguarda la descrizione dei fenomeni naturale. Galileo la usa per dedurre l'impossibilità di dimostrare che la terra è al centro dell'universo; Einstein, per rivoluzionare la nostra concezione del mondo con la sua teoria della relatività. Ma forse il significato più profondo dell'invarianza viene reso esplicito da Emmy Noether, che dimostra come ad ogni simmetria corrisponda direttamente una quantità conservata, cioè che non varia nel tempo. In fondo le leggi fisiche che conosciamo derivano in qualche modo da un principio di simmetria.
In questa conferenza, destinata ad un pubblico di non specialisti curiosi di scienza, percorrerò a grandi passi la storia della simmetria, dalle sue realizzazioni nella natura, nell'architettura, e nella musica, al suo ruolo come principio ispiratore dello sviluppo scientifico, e come base fondante della nostra descrizione moderna del mondo fisico.
Ho notato che c'è molta confusione in giro riguardo alle forze fittizie. Questo dialogo può essere utile per chiunque voglia chiarirsi un po' le idee. Il livello è elementare, ma la trattazione è molto approfondita; ne possono quindi trarre giovamento anche coloro che hanno un'istruzione superiore.
Da sempre la simmetria ha giocato un ruolo fondamentale nello svilppo dei fenomeni naturali e nel modo in cui l'uomo li descrive. Molti corpi che ci circondano sono simmetrici, cioè non cambiano sotto una certa trasformazione geometrica, come una traslazione, una riflessione, una rotazione. Ad esempio il corpo umano e molti degli organismi superiori possiedono una simmetria bilaterale mentre i fiocchi di neve ed le sostanze cristalline come il diamante possiedono simmetrie di rotazione. L'uomo ha da sempre percepito la bellezza della simmetria e ne ha ripetuto le forme nell'arte, nell'architettura, nella musica. Fin dai tempi antichi la filosofia e la scienza hanno riconosciuto nella simmetria un elemento essenziale per la descrizione dei fenomeni naturali, fino a diventare, con Galileo prima e Einstein successivamente, base fondante della nostra comprensione della realtà, principio fondamentale piuttosto che conseguenza accidentale. L'invarianza perde in questo caso la caratteristica meramente geometrica, e si estende a descrivere l'equivalenza di differenti sistemi di riferimento per quanto riguarda la descrizione dei fenomeni naturale. Galileo la usa per dedurre l'impossibilità di dimostrare che la terra è al centro dell'universo; Einstein, per rivoluzionare la nostra concezione del mondo con la sua teoria della relatività. Ma forse il significato più profondo dell'invarianza viene reso esplicito da Emmy Noether, che dimostra come ad ogni simmetria corrisponda direttamente una quantità conservata, cioè che non varia nel tempo. In fondo le leggi fisiche che conosciamo derivano in qualche modo da un principio di simmetria.
In questa conferenza, destinata ad un pubblico di non specialisti curiosi di scienza, percorrerò a grandi passi la storia della simmetria, dalle sue realizzazioni nella natura, nell'architettura, e nella musica, al suo ruolo come principio ispiratore dello sviluppo scientifico, e come base fondante della nostra descrizione moderna del mondo fisico.
Presentazione che mostra come si sia giunti alla teoria della relatività ristretta, superando le apparenti contraddizioni messe in evidenza dalle equazioni di Maxwell. Esiste un riferimento privilegiato per la velocità della luce? Valgono ancora le trasformazioni galileiane per velocità prossime alla velocità della luce? Cosa provarono Michelson e Morley con il loro interferometro? Quesiti, domande e risposte a cavallo tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900.
Da sempre la simmetria ha giocato un ruolo fondamentale nello svilppo dei fenomeni naturali e nel modo in cui l'uomo li descrive. Molti corpi che ci circondano sono simmetrici, cioè non cambiano sotto una certa trasformazione geometrica, come una traslazione, una riflessione, una rotazione. Ad esempio il corpo umano e molti degli organismi superiori possiedono una simmetria bilaterale mentre i fiocchi di neve ed le sostanze cristalline come il diamante possiedono simmetrie di rotazione. L'uomo ha da sempre percepito la bellezza della simmetria e ne ha ripetuto le forme nell'arte, nell'architettura, nella musica. Fin dai tempi antichi la filosofia e la scienza hanno riconosciuto nella simmetria un elemento essenziale per la descrizione dei fenomeni naturali, fino a diventare, con Galileo prima e Einstein successivamente, base fondante della nostra comprensione della realtà, principio fondamentale piuttosto che conseguenza accidentale. L'invarianza perde in questo caso la caratteristica meramente geometrica, e si estende a descrivere l'equivalenza di differenti sistemi di riferimento per quanto riguarda la descrizione dei fenomeni naturale. Galileo la usa per dedurre l'impossibilità di dimostrare che la terra è al centro dell'universo; Einstein, per rivoluzionare la nostra concezione del mondo con la sua teoria della relatività. Ma forse il significato più profondo dell'invarianza viene reso esplicito da Emmy Noether, che dimostra come ad ogni simmetria corrisponda direttamente una quantità conservata, cioè che non varia nel tempo. In fondo le leggi fisiche che conosciamo derivano in qualche modo da un principio di simmetria.
In questa conferenza, destinata ad un pubblico di non specialisti curiosi di scienza, percorrerò a grandi passi la storia della simmetria, dalle sue realizzazioni nella natura, nell'architettura, e nella musica, al suo ruolo come principio ispiratore dello sviluppo scientifico, e come base fondante della nostra descrizione moderna del mondo fisico.
Ho notato che c'è molta confusione in giro riguardo alle forze fittizie. Questo dialogo può essere utile per chiunque voglia chiarirsi un po' le idee. Il livello è elementare, ma la trattazione è molto approfondita; ne possono quindi trarre giovamento anche coloro che hanno un'istruzione superiore.
Dalla nave di Galileo al treno di Einstein.
Con la scorta di 31 pillole di sopravvivenza e con l’aiuto di Pitagora, gli ardimentosi ignoranti intelligenti esplorano il misterioso mondo dell’assurdo ma vero.
Riusciranno i nostri eroi a capirci qualcosa?
Idee sull'Universo - Dal Sistema Solare al Big BangCorrado Ruscica
Così come ogni storia ha un suo inizio, anche l’Universo ha una sua storia che comincia circa 13-14 miliardi di anni fa quando un evento singolare generò lo spazio, il tempo e la materia che osserviamo oggi sottoforma di pianeti, stelle, galassie, e persino la vita stessa. Per migliaia di anni le nostre conoscenze sull’Universo sono state raccolte e tramandate grazie alle osservazioni e ai testi scritti mediante i quali abbiamo potuto apprendere come tutto sarebbe cominciato. Ancora oggi si tratta di un lavoro che continua e che affascina non solo gli scienziati ma anche la gente comune.
Tratto da "Idee sull'Universo" di Corrado Ruscica
Da Aristotele a Galileo: il percorso che porta dalla filosofia aristotelica a...FlaminiaMalvezziCamp
Da Aristotele a Galileo: il percorso che porta dalla filosofia aristotelica all'analisi scientifica del moto relativo. Il brano tratto da I dialoghi sopra i due Massimi Sistemi del Mondo, riportato nelle slide, attribuisce a Galileo il merito di avere, per primo, ragionato sul principio di inerzia.
3. Einstein Albert è nato
il 14 Marzo 1879 a Ulm
nel Wurttemberg,
d’origine ebraica e di
cittadinanza tedesca.
4. Einstein non è un bravo
scolaro
“Grazie al suo cervello troppo
fantasioso e al suo spirito troppo
indipendente”
1905 scopre la teoria
nel
della relatività,
quando aveva solo 26 anni!
8. Galileo Galilei è nato a
Pisa il 15 Febbraio
1564, ed è morto l’8
Gennaio 1642.
È stato un fisico,
filosofo, astronomo e
matematico italiano,
padre della scienza
moderna.
9.
10. Stabilì i criteri che stanno
alla base del cosiddetto
“metodo scientifico”
Ogni affermazione sui fenomeni
naturali deve avere un Ogni esperimento si riduce a
riscontro oggettivo misure di spazio e di tempo.
sperimentale.
11.
12. La velocità di un corpo (bocce di metallo)
che scende lungo un piano inclinato aumenta.
13. La velocità di un corpo (bocce di metallo)
che sale lungo un piano inclinato
diminuisce.
14. Sul piano orizzontale la velocità non può né
aumentare, né diminuire, ma rimane costante.
15. Se la forza applicata a un punto
materiale è uguale a zero, allora
esso si muove a velocità costante.
Tutti i corpi, per inerzia,
tendono a muoversi a velocità
costante, se non lo fanno, è
perché ci sono delle forze che
modificano questo loro movimento
“naturale”.
16. Quindi un ciclista che va a 30 Km/h continuerebbe a
muoversi a questa velocità
senza bisogno di pedalare.
17.
18. Le forze di attrito
(ad es. quella tra i pneumatici e strada e quella con l’aria)
causano
Rallentamento
19.
20. Sistemi di riferimento
La descrizione del moto è sempre relativa, cioè
dipende dal sistema di riferimento da cui lo si
osserva.
La descrizione del moto cambia quindi a seconda del
sistema di riferimento.
21. Per misurare la posizione di un oggetto nello spazio
occorre un sistema di riferimento
posizione di un punto
nella
stanza: P(x,y,z)
si ottengono mandando le
rette
perpendicolari ai tre
spigoli suddetti e
misurando le distanze
fra l'origine ed i tre
punti
così ottenuti.
22. Sistemi di riferimento inerziali
Un sistema di riferimento in cui vale il
primo principio della dinamica.
23. È inerziale un sistema di riferimento che
ha l’origine nel centro del Sole e i tre
assi che puntano verso tre stelle molto
lontane.
24. Sono inerziali tutti i sistemi di
riferimento che si muovono rispetto al
sistema del Sole con velocità costante.
25.
26. quando i sistemi si muovono di moto
accelerato rispetto al sistema del
Sole.
27. Se giocassi a biliardo
in una nave od in
un'altra parte non
riscontro alcuna
differenza di
comportamento
negli urti fra le palle.
I due sistemi inerziali
sono assolutamente
identici.
28. In un treno che
avanza a velocità
costante su binari
rettilinei e lisci
non si avverte
nessun sobbalzo.
29. In questi sistemi di riferimento non
ci si accorge di essere in moto
(a meno che non si guardi all'esterno).
30. non esiste un sistema
Anche se in realtà …
perfettamente inerziale.
Attriti, urti, attrazioni
gravitazionali e
quant'altro sono sempre
presenti e non possono
essere completamente
eliminati.
(ad esempio gli urti su
un treno)
31.
32. … le leggi della meccanica sono le stesse
in tutti i sistemi di riferimento
inerziali, qualunque sia la velocità
(costante) con cui essi si muovono gli
uni rispetto gli altri.
35. Nel 1921 Einstein ha vinto il
premio Nobel per aver scoperto
che la luce è costituita da
particelle prive di massa che
viaggiano nel vuoto alla velocità di
300 mila km/s.
36.
37. La velocità della luce appare la stessa in tutti
i sistemi di riferimento inerziali e non si verifica
nessun aumento o diminuzione della medesima.
La luce si comporta in modo contrario alle usuali
idee di movimento e di questo bisogna
prenderne semplicemente atto. Siamo di fronte ad
un nuovo principio naturale :
38.
39.
40. Questo principio può apparire assurdo secondo le
nostre idee comuni ma nessun esperimento
è mai riuscito fino ad oggi a contraddirlo.
correggere le nostre idee di spazio, tempo e
movimento.
43. Nel1905 Einstein espose il
principio di relatività
ristretta (RR)
come una modificazione del
precedente principio di relatività
galileiana (Rgal) con l'aggiunta
del
principio di costanza della
velocità della luce.
44.
45. Vengono considerate trasformazioni solo
tra sistemi di riferimento inerziali,
escludendo quindi i sistemi accelerati,
come, per esempio, quelli sotto l'azione
della forza gravitazionale.
46. Le leggi della fisica devono essere le stesse in tutti
i sistemi di riferimento inerziali
per i quali, di conseguenza,
lo spazio ed il tempo hanno proprietà diverse
da quelle dettate dal senso comune.
47. Secondo Einstein non si deve più
considerare lo spazio ed il tempo come
entità assolute,
separate.
Al contrario, spazio e tempo fanno
parte di una unica realtà,
lo spazio-tempo.
48. Lo spazio-tempo è uno
spazio astratto molto
utile per rappresentare i
dati di un moto:
l’asse orizzontale è
riferito ai tempi e quello
verticale alle posizioni.
49.
50. Un corpo ha energia anche
quando è in quiete e questa
energia è data dalla
notissima formula:
51.
52. Afferma cioè che massa ed energia sono due aspetti
apparentemente
diversi di una medesima realtà. La massa può di
conseguenza trasformarsi in energia e viceversa.
53.
54. leggi della fisica dovessero
essere le stesse in ogni
sistema
di riferimento,
non solo in quelli inerziali.
55.
56. Il fatto che un campo
gravitazionale è matematicamente
identico
ad un sistema di
riferimento accelerato
è un altro modo di esprimere il
principio di equivalenza ed
è la base su cui si fonda la RG.
57.
58. Se un ascensore spaziale è spinto
da una forza esterna,
l'osservatore e gli oggetti
sentiranno un'accelerazione e
inizieranno a muoversi verso
l'alto o verso il basso.
Analogamente, in presenza di un
campo gravitazionale fuori
dall'ascensore, le loro masse
saranno spinte in qualche
direzione, esattamente come accade
quando sono accelerate da una
forza esterna.
60. Un campo gravitazionale è del tutto equivalente ad un sistema di
riferimento non inerziale.
Per questo motivo in generale un campo gravitazionale è equivalente
ad uno spazio curvo.
Un campo gravitazionale incurva lo spazio-tempo.
61.
62. La teoria afferma che lo spazio-tempo viene più
o meno curvato dalla presenza di una massa;
un'altra massa più piccola si muove allora come
effetto di tale curvatura.
63.
64. Albert Einstein divenne uno
scienziato famoso in tutto il mondo.
Trascorse gli ultimi anni della sua
vita a Princeton, adottando un look
del tutto eccentrico per uno
scienziato e cattedratico della sua
fama, caratterizzato da abiti e
palandrane piuttosto stazzonate e da
capelli bianchi lunghi e incolti.
65. Questo aspetto da "Scienziato
dedito a cose ben più importanti
del vestire" sarebbe stato poi
adottato da parecchi imitatori
nell'ambiente dei fisici,
specialmente in Italia.
È morto a Princeton il 18 aprile
1955.
66. www.libero.it Portale aggregatore di notizie.
www.wikipedia.it Enciclopedia multimediale online.
www.arrigoamadori.it Sito web specializzato in corsi
scientifici.
www.virgilio.it Portale aggregatore di notizie.
67. I cento anni della teoria di Einstein
Autore: Aurelio Ghirardi
Casa editrice: Edizioni
La fisica di Amaldi
Autore: Ugo Amaldi
Editore: Zanichelli 2007